I figli da ricchezza dei poveri, i “proletari”, oggi rischiano di diventare un lusso da ricchi. Ci sono tre “C” a frenare l’aspirazione di un/a giovane ad avere un figlio (il Costo, la Cura che merita, la Conciliazione coi tempi del lavoro), ma ce n’è una quarta che fa saltare il banco, la C di Cultura, a causa di un modello in voga che non mette più la nascita di un figlio fra le priorità della vita…
Se la ricchezza da sola non basta, un po’ aiuta, come nella famosa massima che se “i soldi non fanno la felicità” , ma figurarsi a non avercene. Nel campione di giovani intervistati fra i 24 e i 28 anni a fronte di una media del 25% con figli, emerge che la percentuale sale al 50% fra chi ha un reddito sopra i 50mila euro annui, e scende progressivamente con la diminuzione del reddito: fra i 10 e i 15mila euro solo il 5% ha un figlio, sotto i 10mila la percentuale si azzera del tutto. Il dato si ripresenta anche fra gli over 35, che hanno figli per il 53%, ma anche qui la percentuale sale in proporzione al reddito, raggiungendo l’80% per cento per chi ha un reddito sopra i 50mila.
Angelo Picariello, Avvenire, 27 febbraio 2024
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