La pandemia ha svelato il nostro modo di essere Chiesa. E ha sì mostrato germogli di novità – le preghiere e le liturgie familiari e la capacità della ‘Chiesa col grembiule’ di essere attraente più che le Messe in streaming – ma anche modelli ecclesiali che non reggono più. Ha sottolineato la crisi dei vecchi automatismi nella trasmissione della fede.
E quando la nuova crisi economica post-Covid produrrà più poveri di quelli che già ci sono, quando i disoccupati busseranno alla porta delle parrocchie, che parola diremo loro? Gli parleremo dell’orario della Messa di mezzanotte? O sapremo ricordarci delle madri e dei padri? Di Dorothy Day, che negli Stati Uniti della Grande Crisi s’inventò un’accoglienza davvero ‘benedettina’ per migliaia di disoccupati… O di Alberto Hurtado, il santo gesuita che nel Cile degli anni Quaranta del Novecento aprì una miriade di Hogar de Cristo, ambienti familiari per quanti non avevano più lavoro, né casa né famiglia.
Alberto Guasco, Avvenire, 13 dicembre 2020
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