Il lavoro è la forma concreta mediante la quale collaboriamo con Dio – scrive padre Arice – . E continua: Ritengo che, nel contesto socio-culturale del nostro tempo, sia necessario evangelizzare il lavoro; la mia impressione, infatti, è che si sia persa la coscienza della sua alta vocazione, quella cioè di prolungare l’opera del Creatore a favore dell’uomo e sia diventato piuttosto una condanna necessaria, quando si ha la fortuna di averlo, da scontare con sopportazione per il necessario sostentamento personale e della propria famiglia”.
Una considerazione che padre Arice sviluppa a partire da un monito: “La dimensione della fatica e la mera mercificazione dell’opera prestata sembrano diventare predominanti sul possibile senso e sul valore intrinseco della laboriosità. E questo è drammatico perché nella vita molto tempo è dato proprio al lavoro. Da altri, invece, in senso opposto, il lavoro viene vissuto come esaltazione emotiva, soprattutto nei momenti di successo economico o di carriera, quasi come una dipendenza dalla quale non si può fare a meno”.
Per l’intero articolo clicca qui!
Categorie
-
Articoli recenti
Archivi
Meta
Seguiteci anche su Facebook